Skype, la nostra privacy è davvero al sicuro?

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Secondo quanto è emerso da uno studio effettuato da Ashkan Soltani, un ricercatore indipendente, sembrerebbe di no. Ashkan afferma che la Microsoft, proprietaria di Skype, potrebbe essere in grado di registrare sia i messaggi che le nostre chiamate vocali.

Per effettuare il test è bastato inviare 4 messaggi contenenti dei link, quello che è successo non fa altro che confermare ciò che da anni viene sostenuto dalla maggior parte di ricercatori indipendenti, e cioè che il nostro traffico internet viene costantemente monitorato.

Vediamo nel dettaglio il risultanto del semplice test:

2 link inviati non sono stati mai cliccati, gli altri due con protocollo HTTP e HTTPS sono stati invece intercettati da un computer remoto con indirizzo IP 65.52.100.214 , è bastato effettuare un semplice Whois per poter risalire al proprietario del dominio. Microsoft appunto.

Purtroppo questa non è una pratica effettuata solo dal gigante di Redmond, altre aziende infatti si servono di questo tipo di controlli, gli stessi dirigenti Facebook affermano che questa metodologia di monitoraggio serve per scongiurare che i servizi offerti ai clienti si trasformino in canali per la distribuzione di applicazioni infette. Al momento nessuna dichiarazione in merito è stata rilasciata dall’ufficio stampa della Microsoft.

Ora sappiamo per certo che il trasferimento dei nostri dati inviati attraverso Skype o Facebook, non avviene in modo sicuro, anche se chi dovrebbe porsi grossi interrogativi e preoccupazioni sulla riservatezza dei dati sensibili non dovrebbero essere gli utenti privati bensì le aziende.

 

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