Hacker italiano estradato negli USA, è accusato di frode e riciclaggio di denaro

Esistono diversi modi per guadagnare utilizzando internet, uno di questi è rappresentato dagli introiti derivanti dalla pubblicità presente all’interno dei propri siti. In alcuni casi però questi guadagni avvengono in modo illecito.

F.G., 30 anni, è l’hacker romano arrestato nel giugno del 2016 ad Amsterdam dalla polizia olandese. L’uomo è stato estradato nei giorni scorsi negli USA dove sta subendo un processo per frode informatica e riciclaggio di denaro.

L’hacker italiano si è dichiarato innocente, ma secondo i Procuratori Federali del tribunale di Brooklyn F.G. è colpevole d’aver hackerato dei server americani contenenti file e dati sensibili e d’aver creato delle botnet con le quali è riuscito a guadagnare in maniera fraudolenta grazie ai banner pubblicitari presenti all’interno dei propri siti.

Secondo le autorità americane F.G. è colpevole d’aver inserito una backdoor all’interno dei server compromessi e successivamente d’aver installato un software in grado di eseguire due compiti ben precisi.

Il primo era quello di trovare altri server vulnerabili grazie ai quali avrebbe poi potuto creare nuove botnet, il secondo compito del software era quello di utilizzare i server mascherandoli da browser. Il traffico internet veniva poi indirizzato tutto su siti di sua proprietà. Secondo i Procuratori Federali, grazie alle visualizzazioni e ai “click fraud” sulle pubblicità presenti all’interno delle proprie pagine, l’hacker ha potuto accumulare in un periodo che va da febbraio 2011 a giugno 2016 una cifra che supera i 350.000 $.

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *